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Castellammare - Il dibattito sulle stazioni chiuse e i disservizi nel trasporto pubblico

L'opposizione solleva dubbi su Eav e sulla mancata riapertura di stazioni strategiche.


Le contestazioni dell’opposizione consiliare di Castellammare di Stabia puntano il dito contro la gestione dell’Eav, accusata di non garantire una mobilità efficiente. Al centro del dibattito vi è la decisione di non riaprire tre stazioni ferroviarie storiche della città: Ponte Persica, Castellammare Terme e Pozzano.

Castellammare, che in passato contava sei stazioni attive, oggi ne conserva solo tre - Castellammare Centro, via Nocera e Pioppaino - un ridimensionamento che ha sollevato preoccupazioni sulle ripercussioni per la mobilità locale, in particolare per i flussi turistici e per i lavoratori di importanti realtà come Fincantieri. Le stazioni chiuse rappresentano, secondo al

cuni consiglieri, snodi strategici per garantire un collegamento efficace tra la città e le aree circostanti.

Le critiche dell’opposizione si inseriscono in un contesto più ampio di insoddisfazione per i disservizi che caratterizzano la rete Eav, con segnalazioni di ritardi e cancellazioni frequenti. Parallelamente, si registra un dibattito politico sulle responsabilità della gestione dell’ente, con richieste di interventi volti al miglioramento della situazione.

La questione della mobilità resta quindi aperta e rappresenta una delle sfide principali per la città, chiamata a bilanciare esigenze infrastrutturali, sviluppo economico e qualità del servizio pubblico.


giovedì 19 giugno 2025 - 19:17 | © RIPRODUZIONE RISERVATA

 



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