Cronaca

Castellammare - Il Comune si costituisce parte civile nel processo al clan D'Alessandro per l'omicidio Tommasino

Il consigliere fu assassinato il 3 febbraio 2009 dagli uomini della cosca di Scanzano mentre era in auto


Omicidio Tommasino, il Comune si costituisce parte civile nel maxiprocesso al clan D’Alessandro avviato dalla Dda di Napoli. La richiesta, formalizzata dall’avvocato Giuseppina Moccia, rappresenta un segnale forte della volontà dell’amministrazione comunale di opporsi alle cosche e riaffermare la legalità, anche in un processo che si preannuncia centrale per la storia della città. Insieme al Comune, hanno chiesto di essere riconosciuti come parti civili anche la fondazione Polis, la Fai anti racket, e i legali delle famiglie delle vittime. Il processo vede al centro l’omicidio dell’allora consigliere comunale Luigi Tommasino, ucciso in un agguato il 3 febbraio 2009 in pieno giorno sul viale Europa lasciando un’impronta indelebile sulla politica stabiese e sulla memoria collettiva della città.

r />Dopo quindici anni di indagini e grazie alle testimonianze di numerosi collaboratori di giustizia, si è riusciti a risalire non solo agli esecutori materiali – Romano, Polito, Belviso e Cavaliere, già condannati – ma anche ai mandanti e alla presunta motivazione dietro l'efferato delitto. Secondo la ricostruzione della Dda, Luigi Tommasino era considerato un punto di riferimento politico per il clan D’Alessandro, favorendo l’infiltrazione del clan nelle attività pubbliche gestendo i contatti con le ditte che si aggiudicavano gli appalti pubblici, alle quali veniva imposto il pizzo dal clan. Tuttavia, con l’arresto di Pasquale, i rapporti tra Tommasino e il clan si sarebbero deteriorati e a seguito di un ammanco di circa 30mila euro dagli incassi, la famiglia camorristica decretò il suo omicidio.


giovedì 12 dicembre 2024 - 13:17 | © RIPRODUZIONE RISERVATA

 



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