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Castellammare - Grotta San Biagio, le ville e i musei: Stabia riparte dalla cultura

La rinascita della città sembra destinata a prendere forma mediante lo straordinario patrimonio artistico che negli ultimi anni sta attraversando una fase di grande crescita e valorizzazione.

di red


Dal Museo Libero D’Orsi a Grotta San Biagio, passando per la campagna di scavi e di restauro delle ville sulla collina di Varano e per l’imminente avvio dei lavori per il Museo Civico. Il rilancio di Stabia passa attraverso l’archeologia e la cultura, che rappresentano oggi il vero cuore pulsante di un corpo umano che resta in vita nonostante le svariate articolazioni facciano fatica a mettersi in moto. Ed è proprio in questa chiave che Stabia sta provando a costruire il suo vero percorso di rinascita, approfittando anche della grande attenzione di cui gode da parte del Parco archeologico di Pompei, diretto da Gabriel Zuchtriegel. La collaborazione del Centro Interdipartimentale dei Beni Culturali (CiBEC) dell’università di Napoli Federico II servirà a dare ulteriore linfa alle indagini e alle attività di monitoraggio in corso, propedeutiche allo studio della stabilità del versante del costone della collina di Varano e della volta della grotta San Biagio, al fine di rimuovere le strutture provvisionali attualmente presenti e permetterne la visita. Uno scenario che fa il

paio con il percorso intrapreso per valorizzare ulteriormente il Museo Libero D’Orsi, che sarà arricchito con un’ulteriore ala di cui farà parte anche l’ex sala matrimoni del Palazzo Reale di Quisisana, mentre è al vaglio anche l’opportunità di realizzare un percorso organico con il Museo Civico, in fase di realizzazione da parte dell’ente comunale, con uno spazio comune per la biglietteria e l’opportunità di una visita che racchiuda entrambe le straordinarie esposizioni. C’è poi il progetto di valorizzazione delle ville romane del pianoro di Varano, già in atto mediante il restauro e il recupero degli affreschi, che va di pari passo con le attività di ricerca e l’idea di estendere ulteriormente gli spazi fruibili all’interno delle splendide ville d’otium, che rappresentano un tesoro di inestimabile valore di rilievo nazionale. E così, in una città in cui tante realtà tradizionali (dalle Terme ad alcune storiche fabbriche) stanno venendo meno, c’è uno spazio florido di cultura e arte che continua a fiorire.


sabato 4 febbraio 2023 - 09:34 | © RIPRODUZIONE RISERVATA

 



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