Deposito Cauzionale, la Gori chiarisce. «Il Deposito Cauzionale - fanno sapere - è regolamentato dall’Autorità per l’Energia Elettrica, il Gas ed il Sistema Idrico (AEEGSI), ed applicato con disciplina approvata nel 2013 e poi modificata nel 2015. Si tratta di una somma di denaro che l’utente versa a titolo di garanzia e che deve essere restituita dopo la cessazione del contratto, così come prevede la legge. Con la nuova disciplina introdotta dall'AEEGSI, il Deposito Cauzionale (presente in fattura alla voce “addebito deposito”) è fruttifero e, pertanto, sarà restituito ma
ggiorato, in base al calcolo degli interessi legali, alla cessazione degli effetti del contratto. Il deposito non è sempre dovuto: non viene addebitato agli utenti destinatari di bonus idrico e neanche a coloro che hanno attivato la domiciliazione dei pagamenti (il Rid su conto corrente) con consumi inferiori a 500 metri cubi nell'anno solare precedente. Il Deposito Cauzionale, calcolato secondo le modalità stabilite dall’AEEGSI, è in corso di addebito alle utenze ancora non coperte da tale istituto di garanzia. Per ridurne l’impatto in bolletta, GORI ha deciso di suddividere l’importo in 6 rate».