Diventa motivo di scontro politico la recente decisione dell’Amministrazione comunale, guidata dal sindaco Luigi Vicinanza, di approvare un elenco di professionisti da impiegare per la costituzione del Collegio Consultivo Tecnico (CCT), l’organismo previsto dal nuovo Codice dei Contratti Pubblici con funzioni para-arbitrali nella gestione delle controversie tecniche sugli appalti. >L’attacco: “Si istituisce un organo pensato per gestire criticità che non ci sono”
A contestare apertamente la scelta è il segretario cittadino di Forza Italia, Aniello Di Nardo, che attraverso un duro comunicato parla di “atto amministrativo utilizzato per distrarre i cittadini” e di una misura “sostanzialmente priva di utilità” in assenza di opere pubbliche effettivamente in corso.
“A Castellammare nessun appalto complesso da gestire”
Di Nardo ricorda che il CCT, secondo il d.lgs. 36/2023, è pensato per appalti complessi, dove è necessario assicurare continuità e tempestività nell’esecuzione evitando il contenzioso. Proprio per questo, secondo il rappresentante azzurro, la decisione dell’Amministrazione risulterebbe slegata dalla realtà operativa della città.
“Qual è l’appalto complesso oggi in esecuzione a Castellammare che giustifichi tale urgenza? Quale procedimento rischia di incepparsi? Quali opere sono così avanzate da richiedere un organo di alta specializzazione?”, si chiede Di Nardo. Domande retoriche, che trovano nel comunicato una risposta netta: “La verità è lampante: nulla di tutto ciò esiste”.
Il segretario di Forza Italia definisce l’atto “formalmente legittimo ma sostanzialmente incoerente”, perché introdurrebbe uno strumento nato per prevenire controversie operative in un contesto dove, sostiene, “l’unica criticità evidente è la totale assenza di operatività”.
Di Nardo punta il dito contro quella che descrive come una città “in uno stallo amministrativo senza precedenti”, con “opere finanziate e bloccate, progetti annunciati e mai avviati, iter arenati perfino nelle fasi preliminari”.
Da qui la conclusione: per il segretario azzurro, il CCT altro non sarebbe che “l’ennesimo espediente politico” per dare un’immagine di attività, pur in mancanza di interventi concreti.
“Un collegio per prevenire controversie… su appalti inesistenti”
Il comunicato si chiude con una nota ironica: “Se l’obiettivo era prevenire controversie, un successo c’è: il Collegio Consultivo Tecnico potrà magnificamente prevenire tutte le controversie derivanti da appalti mai realizzati. Un’innovativa forma di efficienza: eliminare i problemi eliminando le opere”.
Una critica durissima, che apre un nuovo fronte politico in città e chiamerà probabilmente a una replica da parte dell’Amministrazione, chiamata ora a chiarire le ragioni e gli obiettivi di una scelta destinata a far discutere.