L'esponente di Sinistra Ecologia e Libertà: ''Ho assistito a tutto quanto è avvenuto''.
"Fincantieri, operai e manifestanti caricati a freddo dai carabinieri stamattina. Ero con i lavoratori al presidio davanti alla Regione e ho assistito a tutto quanto avvenuto". Lo dichiara Andrea Di Martino, esponente di Sinistra Ecologia e Libertà. "I lavoratori avevano organizzato un presidio davanti alla sede della Regione- racconta Andrea Di Martino- per esporre le preoccupazioni sul loro futuro al presidente Caldoro e chiedere un intervento della Regione. Ma non sono stati ricevuti. Si è allora deciso di recarsi in Prefettura. Mentre i lavoratori stavano camminando tranquillamente sul marciapiede c'è stato un intervento pesante dei carabinieri che li hanno caricato. Due operai sono rimasti feriti, tant'è che sono stati portati all'ospedale Loreto Mare". "E' stata davvero una brutta pagina- dichiara Andrea Di Martino- nella delicata vertenza Fincantieri che, ad oggi, appare tutt'altro che ad una svolta, nonostante le rassicurazioni che il sindaco Bobbio ha voluto lanciare dopo l'incontro con l'amministratore dele
gato Bono. La migliore prospettiva per i lavoratori stabiesi, per l'immediato futuro, sono le trasferte in altri cantieri e questo la dice lunga sulla criticità della situazione. Mentre rispetto agli impegni del Governo per risollevare le commesse del cantiere stabiese siamo ancora alla fase degli annunci. I fondi del Ministero delle Finanze sui due pattugliatori per Guardia di Finanza e Capitaneria di Porto non sono stati ancora sbloccati, eppure c'era chi aveva assicurato già nella scorsa primavera che quei 113 milioni di euro erano già pronti".
Per la Fiom, invece, si è trattato di atto “ingiustificato, grave ed inaccettabile contro i lavoratori della Fincantieri e i dirigenti dei sindacati dei metalmeccanici che, nel corso di una manifestazione unitaria, avevano raggiunto la sede della Regione Campania al fine di poter avere una sede di discussione sulle strategie industriali e sul futuro del cantiere navale di Castellammare di Stabia”.