Cronaca

Castellammare - Fermo amministrativo illegittimo, Equitalia condannata al risarcimento danni

Nuova vittoria dell’unione nazionale consumatori.


Con una pregevole e di certo innovativa pronuncia, il Giudice di Pace di Cmare di Stabia, dr. Francesco Buonocore, in tema di risarcimento danni contro l'Equitalia Polis s.p.a. ,ha accertato la violazione , ad opera del Concessionario per la riscossione tributi , "oltre che delle regole sulla corretta e trasparente attività di riscossione, anche quanto statuito dal Codice del Consumo, in ordine alla correttezza, buona fede e diligenza nei rapporti contrattuali con l'altra parte, soprattutto se controparte è un consumatore. Insomma il Concessionario ha provveduto al fermo amministrativo dell'autoveicolo dell'attore, calpestando i diritti del cittadino, di fatto senza effettuare alcun controllo sulla regolarità e debenza del credito vantato, senza alcun titolo e senza alcuna comunicazione, preventiva e successiva. Il Concessionario, adottando tale comportamento, non solo palesa estrema superficialità nell'applicazione dei mezzi di riscossione - che sembrano assolutamente coercitivi, dannosi e pericolosi nei confronti dei cittadini - ma dimostra anche di aver abusato della propria posizione, pur di recuperare un credito".
Ed invero, nel caso esaminato, senza aver inviato alcun avviso né controllato il presunto debito del sig. XXX, l'Equitalia aveva provveduto ad iscrivere fermo amministrativo sul veicolo di proprietà del sig. XXX.  La scoperta del fermo amministrativo, poi, era avvenuta solo all'atto di vendita dell'autoveicolo e che, a causa dello stesso, non solo l'auto non era stata venduta ma il sig. XXX non aveva neppure potuto utilizzarla, sia per scopi personali che lavorativi.
Il Giudice di Pace di C.mare di Stabia, nella propria decisione, sottolinea l'illegittimo comportamento dell'Equitalia, posto in essere nel caso de quo, in quanto il Concessionario ha provveduto ad iscrivere il fermo

amministrativo, calpestando i diritti del cittadino, di fatto senza effettuare alcun controllo sulla regolarità e debenza del credito vantato, senza alcun titolo e senza alcuna comunicazione, preventiva e successiva.
Il Concessionario, adottando tale comportamento, non solo ha palesato estrema superficialità nell'applicazione dei mezzi di riscossione - che sembrano assolutamente coercitivi, dannosi e pericolosi nei confronti dei cittadini - ma ha dimostrato anche di aver abusato della propria posizione, pur di recuperare un credito: tale comportamento, lesivo dei diritti personali e patrimoniali, come degli interessi e qualità della vita dei cittadini, è stato censurato dal Giudice di Pace di C.mare di Stabia, il quale ha accolto pienamente la domanda proposta da un associato all'Unione consumatori ,difeso dalle avvocatesse Assunta Russo e Marilisa Somma , pronunciando    una condanna 'significativa' liquidando equitativamente, la somma di Euro 700,00, a titolo di risarcimento danni, patrimoniali e non patrimoniali.
Già numerosi associati si sono rivolti ai nostri sportelli per denunciare richieste di fermi ed intimazioni di pagamento per sanzioni o tributi  non dovuti , prescritti od addirittura già dichiarati illegittimi da precedenti sentenze.
Il nostro ufficio legale continuerà a difendere tutti i cittadini vessati da tasse e gabelle illegittime.

Il Presidente del Comitato provinciale

Unione nazionale consumatori

(Cap.Luigi Conte)


sabato 30 gennaio 2010 - 0.00 | © RIPRODUZIONE RISERVATA

 



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