Questa volta è toccato a Castellammare di Stabia diventare il bersaglio delle battute del presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, durante la solita diretta social del venerdì. «Abbiamo lavori in corso per il raddoppio della linea tra Torre Annunziata e Castellammare e in alcuni punti tra Castellammare e Sorrento – ricordava De Luca - Raddoppiamo le linee affinché i tempi di percorrenza dei treni sia di dodici minuti anziché di trenta. Ovviamente In qualche caso cerchiamo di eliminare qualche passaggio a livello e così si forma il comitato in protezione non si sa di che e si rallentano i lavori. Noi lavoriamo in queste condizioni». Chiaro riferimento a quanto sta accadendo proprio a Castellammare di Stabia dove i cittadini si stanno mobilitando per bloccare quest’opera ritenuta gravemente dannosa per il territorio.
Parole che hanno suscitato una pronta replica dell’ex sindaco di Castellammare di Stabia, Salvatore Vozza, che ha così deciso di scrive al su “amico” Vincenzo De Luca. In merito al progetto del sottopasso, Vozza ricorda a De Luca che si tratta di un’opera bocciata da tutti i sindaci che si sono alternati dal 2016 e fino alla delibera approvata dal Consiglio Comunale di Castellammare del 14.05.2019, “anche l’EAV aveva convenuto di stralciare il punto del sottopasso e del sovrappasso”. “La richiesta dell'eliminazione del sottopasso – si legge nella missiva di Vozza - , sulla quale hanno concordato - su iniziativa dell’Ascom - associazioni e le forze politiche tutte, non è sorretta da motivazioni pretestuose, né dalla volontà di contrastare i programmi dell’Eav, ma dalla particolare importanza della zona di Castellammare dove l’opera dovrebbe essere realizzata. Un punto nevralgico che coinvolge oltre 22 mila cittadini che vi abitano, diversi istituti scolastici, molte attività commerciali e un’arteria stradale importante che consente lo spostamento verso e da altri Comuni . É stato proposto, in questi 24 anni, dal momento che non è previsto o non è realizzabile il doppio binario fino a Sorrento, di fermarsi alla nuova stazione di Viale Europa; proposta che avrebbe evitato anche di perforare la collina di Varano dove è ubicata l’antica Stabia.
Nel 2017 inaugurasti tu il cantiere per la nuova stazione ed era annun
ciato che l’opera si realizzasse in due anni. Ne sono trascorsi più di sei. Quanto tempo occorrerà per realizzare il sottopasso? Da cantiere sono previsti più di due anni, ma l’esperienza consiglia almeno di raddoppiare la previsione. É possibile che questi aspetti non siano stati valutati, che manchi un piano per realizzare anche una nuova e diversa viabilità, con interventi strutturali che garantiscano sviluppo e vivibilità all’intero quartiere e a Castellammare? E’ la mancanza di un piano serio , e non certamente i cittadini ,a ridurre il tutto a un Sì o a un No al sottopasso. E comunque, la consolidata convinzione del Comune avrebbe dovuto spingere l’Eav a muoversi con valutazioni più attente circa le proposte avanzate in più riprese dall’Ente, sugli impegni assunti e non mantenuti. Le cose mai realizzate riguardano: la nuova stazione e i parcheggi a Pioppaino, la nuova stazione e i parcheggi a Castellammare centro, con l'ascensore per raggiungere le nuove Terme, la nuova stazione di Castellammare Terme, il mantenimento della stazione di P. Persica, la riapertura estiva della stazione di Pozzano. Nei piani Eav, invece, Pozzano e la stessa stazione dello Scraio, utili per raggiungere il mare, sono state ridotte a vie di fuga per la galleria. Nei fatti abolite! Castellammare è una città seria e attenta, e sa apprezzare quando le Istituzioni danno risposte importanti, com’è avvenuto nel caso della tua scelta di realizzare nell’area delle Terme il nuovo ospedale, evitando così che un patrimonio già distrutto finisse all’asta. Ti chiedo dunque di continuare a seguire la nostra città, questo territorio e l’evolversi di alcune “ vertenze”; penso a Fincantieri, alle risorse per le aree portuali, alla necessità di fare sì che le aree industriali dismesse possano diventare, con progetti adatti, fattori di sviluppo. Con questo spirito positivo ti chiedo anche di facilitare la composizione di un tavolo di lavoro sul programma Eav, così come chiesto nel documento ultimo da Ascom e forze politiche e sociali; daremmo in questo modo, sul piano del dialogo costruttivo, una risposta a un quartiere e ad una città che si avvia ad affrontare una complicata campagna elettorale dopo lo scioglimento del Consiglio Comunale” conclude la lettera.