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Castellammare - Eav, occasione persa: «maggioranza schiava dei vertici regionali»

Quattro consiglieri di minoranza: «Rapporti tra ambienti interni al Comune e la criminalità organizzata. Un fatto che non può essere archiviato come marginale».


«Un consiglio comunale che riconosce i disastri dell’Eav, ma che allo stesso tempo si rifiuta di sostenere la nostra richiesta di dimissioni dei vertici dell’azienda, rappresenta l’ennesima, vergognosa contraddizione di una maggioranza inchiodata alla fedeltà cieca verso i propri referenti regionali». Così i consiglieri comunali di minoranza Antonio Cimmino (Forza Italia), Nicola De Filippo (Forza Italia), Antonio Federico (Stabia Unica) e Pasquale D’Apice (Progetto Stabia).

«Esprimiamo profonda amarezza e indignazione per l’atteggiamento di chi oggi governa Castellammare - dicono - , dimostratosi ancora una volta incapace di difendere l’onore e gli interessi della città, piegandosi a logiche di potere e appartenenze politiche anziché scegliere la strada della responsabilità e della verità. L’Eav, in questi anni, ha collezionato fallimenti in serie: dal treno deragliato ai continui guasti della Circumvesuviana, fino alla tragedia della funivia, che ha scosso l’intera comunità e ha messo a nudo la fragilità di un sistema di gestione inefficiente e politicamente blindato ma tecnicamente inaffidabile. A fronte di un quadro così disastroso, Castellammare avrebbe meritato una posizione chiara, compatta, decisa. Un voto unanime, senza ambiguità, per chiedere il passo indietro di chi ha guidato - e continua a guidare - questa deriva. Invece, abbiamo assistito all’ennesima scena di servilismo politico: una maggioranza silente, pavida, prigioniera di logiche di parti

to, che ha scelto di tutelare gli equilibri interni piuttosto che i cittadini stabiesi. La nostra proposta di un ordine del giorno condiviso, che chiedeva semplicemente un’assunzione di responsabilità e un segnale politico forte, è stata ignorata. Nessuna volontà di dialogo. Nessuna apertura. Solo rigidità e difesa di posizioni imposte dall’alto. La città è stanca di subire. E il Consiglio comunale, ha perso un’occasione per dimostrare coraggio».

Quindi un passaggio anche sui recenti arresti delle forze dell'ordine che hanno fatto emergere ancora una volta collegamenti tra la camorra e i colletti bianchi. «Ma c’è un altro fronte che non può più essere ignorato. La recente inchiesta della magistratura ha sollevato interrogativi inquietanti su possibili rapporti tra ambienti interni al Comune e la criminalità organizzata. Un fatto che non può essere archiviato come marginale, soprattutto dopo che un consigliere di maggioranza ha deciso di sottolinearne chiaramente la gravità. Ringraziamo le forze dell’ordine e la magistratura per il loro lavoro instancabile al servizio della giustizia e della legalità. Ma riteniamo che questa amministrazione, e in particolare i suoi esponenti più rappresentativi, debbano essere chiari. In momenti come questi, non parlare equivale a voltarsi dall’altra parte. Serve coraggio, servono parole nette, prese di posizione pubbliche e un’assunzione di responsabilità che non può più essere rimandata» concludono.


domenica 18 maggio 2025 - 10:22 | © RIPRODUZIONE RISERVATA

 



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