Nuovi cartelli per il divieto di balneabilità in villa comunale, anche il lingua inglese. L’amministrazione comunale di Castellammare di Stabia cerca di correre ai ripari dopo che nei giorni scorsi l’arenile stabiese è stato letteralmente preso d’assalto da cittadini del posto e turisti che, oltre a stendersi sull’inquinata sabbia antistante la villa comunale, non hanno disdegnato anche di fare qualche tuffo nel mare del golfo. Il tutto a pochi metri dagli scarichi inquinanti che ancora insistono in questo tratto di costa.
E così arrivano nuovi cartelli, anche in lingua inglese, per ricordare ed informare chi ancora non ne fosse al corrente, che lì il mare è inquinato. Ma oltre ai cartelli sono necessari controlli e multe per chi questi divieti li infrange. E’ inutile fare leggi, ordinanze e installare cartelli se poi tali disposizioni non le si fanno rispettare. E sa
rà ora compito della polizia municipale affrontare anche questa problematica.
L’inquinamento, inoltre, non riguarda solo il mare ma anche lo stesso arenile. Dalle analisi ordinate dal comune di Castellammare nel 2009, infatti, emerse una contaminazione della sabbia da metalli pesanti, pericolosi se vengono a contatto con la pelle. Ma non solo. Lungo tutto il litorale di via De Gasperi furono ritrovate anche tracce di amianto. Quindi, prima di potersi stendere sulla sabbia del lungomare, anche solo per prendere un po’ di sole, sarebbe necessario procedere con una bonifica. Attività purtroppo mai effettuata.
Ecco perché quindi, oltre alla balneazione, andrebbe detto che è pericolo anche stendersi sulla sabbia e giocarci a mani nude, come abbiamo purtroppo visto fare da molti bambini da quando è stata inaugurata la nuova villa comunale che dà facile accesso all’arenile.