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Castellammare - De Iulio valuta l'autosospensione dal consiglio comunale. «Sono sereno e credo nella giustizia»

Il consigliere comunale è stato condannato in primo grado a tre anni di reclusione con l'accusa di estorsione ai danni di alcuni imprenditori in nome del clan Loreto-Ridosso. «Le mie dimissioni sarebbero state interpretate come un’ammissione di colpe e, soprattutto, una mancanza di rispetto nei confronti dei cittadini stabiesi».

di Giancarlo Esposito


Condannato in primo grado a tre anni di reclusione con l'accusa di estorsione ai danni di alcuni imprenditori in nome del clan Loreto-Ridosso, il consigliere comunale del gruppo Prima Stabia Massimiliano De Iulio si appresta ad autosospendersi dal consiglio per preparare al meglio il ricorso in appello. Il consigliere è accusato di aver fatto intervenire Alfonso Loreto, Luigi e Salvatore Ridosso per recuperare 6500 euro nell’ambito di una transazione immobiliare, vicenda risalente agli anni 2009 e 2010.

«Sono sereno e credo ancora nella giustizia - ha affermato De Iulio -. Le mie dimissioni sarebbero state interpretate come un’ammissione di colpe e, soprattutto, una mancanza di rispetto nei confronti dei cittadini stabiesi. In queste ore sto prendendo in considerazione l’ipotesi di autosospendermi dal consiglio, in modo da preparare con i miei legali il ricorso in appello per far valere le mie ragioni davanti ai magistrati».

Il giudice per le udienze preliminari del Tribunale di Salerno Emiliana Ascoli ha emesso la sentenza giovedì scorso

nell'ambito del processo contro alcuni esponenti del clan Loreto-Ridosso, che per oltre dieci anni hanno messo in atto estorsioni, usura e attentati sul territorio scafatese, sfruttando il timore reverenziale generato dalla fama di Pasquale Loreto, attualmente nascosto in una località protetta.

Nell'ambito del processo, tre anni di reclusione sono stati inflitti anche all'altro stabiese coinvolto, Carmine Di Vuolo, mentre più pesanti sono state le condanne nei confronti dei capi del clan: 8 anni a Gennaro Ridosso, 7 anni e mezzo ad Alfonso Morello, sei anni e dieci mesi per Luigi Ridosso, 6 anni al pentito Alfonso Loreto, 4 anni e 10 mesi a Romolo Ridosso, capoclan pentito.

De Iulio aveva ottenuto il seggio alle elezioni comunali del mese di giugno 2016 con la civica Stabia in Strada facente capo al leader della coalizione di centrodestra Gaetano Cimmino. La sua probabile autosospensione dovrebbe favorire l'ingresso in consiglio comunale di Tina Somma, ex consigliere del PD e seconda nei consensi della lista civica Stabia in Strada durante le recenti amministrative.

Castellammare - Processo contro il clan Loreto-Ridosso, condannato il consigliere comunale De Iulio


mercoledì 25 gennaio 2017 - 17:34 | © RIPRODUZIONE RISERVATA

 



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