Cronaca

Castellammare - Controlli contro i botti illegali in vista del Capodanno

A Gragnano, la vendita dei fuochi d'artificio è nelle mani dei minorenni: c'è anche la consegna a domicilio

di Dario Sautto


Ancora nessun sequestro nell’area dei Monti Lattari, ma da Gragnano parte l’opera di prevenzione da parte delle forze dell’ordine per un capodanno senza botti. L’obiettivo è ridurre il più possibile la vendita di fuochi d’artificio illegali, i più pericolosi, che sul territorio gragnanese vengono fabbricati e venduti in grosse quantità. Negli anni scorsi, le fabbrichette dei Lattari erano decine e riuscivano a coprire tutto il mercato “nero” dei botti illegali. Petardi e track, ma anche ogni altro genere di fuochi d’artificio che vengono fabbricati ma, ultimamente, con i controlli troppo serrati, solamente “importati” dall’estero, per lo più dalla Cina. I botti cinesi in questo momento hanno invaso gran parte del mercato, anche nell’area stabiese e dei Monti Lattari. Si tratta di artifizi pirotecnici spesso di buona fattura, ma che non rispettano affatto le leggi imposte dall’Unione Europea in fatto di sicurezza. E per questo motivo sono iniziati i controlli in tutta la zona da parte dei carabinieri della compagnia di Castellammare di Stabia, diretti dal capitano Giuseppe Mazzullo e dal tenente Andrea Minella. In particolare, sono tenuti sotto stretta osservazione i chioschetti che stanno spuntando qua e là su tutto il territorio dei Lattari, ma anche a Castellammare, dove la vendita di fuochi d’artificio illegali è gestita dalla malavita organizzata che ne ha fatto un business molto lucroso. A Gragnano, la “gestione” della vendita di fuochi illegali è messa praticamente nelle mani di minorenni, non perseguibili a no

rma di legge. Si tratta di ragazzini di 10-12 anni che vendono “ufficialmente” botti legali ma che, su ordinazione e solo a clienti affezionati, consegnano fino a casa anche botti illegali. I più richiesti, anche in zona, sono le “bombe”, ogni anno con nomi sempre più fantasiosi e sempre più pericolose. Alle bombe Maradona e Bin Laden, già lo scorso anno si erano aggiunte “a capa ‘e Lavezzi”, e le bombe dedicate alla Finanziaria e al Papa Ratzinger: il costo di aggiro intorno ai 500 euro, per un vero e proprio concentrato di polvere pirica da 15 chilogrammi. Quest’anno di “moda” c’è anche “a capata ‘e Zidane” un vero e proprio ordigno da 10 chilogrammi che costa circa 300 euro: il costo è più contenuto, il peso pure, ma la deflagrazione è capace di far saltare in aria uno stabile di un piano. A differenza degli scorsi anni, i trafficanti di botti illegali hanno cambiato le proprie abitudini: dalle strade, la vendita è passata a domicilio, dunque è sempre più complicato intercettare grossi quantitativi di botti nell’area stabiese e dei Lattari. Come depositi, ormai vengono scelti quasi esclusivamente piccoli caseggiati di montagna, isolati dal centro cittadino, ma carichi di ogni artifizio pirotecnico illegale. Come detto, le ordinazioni avvengono ancora alla vecchia maniera, in strada, e a prenderle sono i ragazzini, spesso figli o nipoti dei venditori. Nei prossimi 5 giorni, però, andranno avanti i controlli delle forze dell’ordine, giorno e notte, per contrastare e bloccare la vendita illegale di fuochi d’artificio. 


domenica 27 dicembre 2009 - 14.16 | © RIPRODUZIONE RISERVATA

 



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