Castellammare di Stabia torna a fare i conti con gli abusi edilizi, e questa volta l'attenzione si concentra su un immobile in via Schito. Con un'ordinanza dirigenziale emessa il 14 novembre, il Comune ha disposto il ripristino dello stato dei luoghi, evidenziando alcune irregolarità urbanistiche legate alla struttura. L'immobile, oggetto negli anni di diverse istanze di condono edilizio, è stato al centro di una recente richiesta al Suap per la realizzazione di alcune opere. Tuttavia, l’istanza è stata respinta a settembre, con la motivazione che l'edificio presenta modifiche non conformi alla normativa urbanistica vigente e difformità rispetto alle pratiche di condono pendenti. Gli accertamenti condotti dal settore Urbanistica e dalla polizia municipale hanno evidenziato che l’immobile, pur formalmente destinato ad attività produttive, è stato trasformato in uno spazio commerciale senza le necessarie autorizzazioni. Inoltre, gli interventi effettuati sull’immobile ricadono in una zona sogge
tta a vincoli stringenti, che vietano nuove edificazioni o ampliamenti non autorizzati. L’ordinanza stabilisce che entro 90 giorni dalla notifica, i responsabili dovranno provvedere alla demolizione delle opere abusive e al ripristino dello stato legittimo dei luoghi, pena l’intervento diretto del Comune con addebito delle spese. La misura mira a garantire il rispetto delle normative urbanistiche e paesaggistiche, visto che l’intera città è sottoposta a vincoli paesaggistici. L’immobile in questione è al centro di una vicenda burocratica complessa. Sin dal 1992, diverse istanze di condono sono state presentate, ma non tutte hanno avuto esito positivo. La situazione è ulteriormente complicata dall’esecuzione di opere edilizie successive alle domande di condono, che ne hanno aggravato l’illegittimità. L'ordinanza si inserisce in un contesto di rafforzamento delle azioni di controllo da parte del Comune di Castellammare di Stabia, volto a garantire la legalità sul territorio.