Bustoni neri, materiale di risulta e secchi di pittura. È questo lo scenario apparso questa mattina a chi percorreva il centro cittadino stabiese, a pochi passi da diversi istituti scolastici. Una discarica a cielo aperto realizzata da irresponsabili incivili. Il problema non è solo estetico, ma anche ambientale e igienico. L’abbandono di rifiuti speciali, come materiali edili e secchi di pittura, può avere conseguenze dannose per il suolo e per l’ecosistema cittadino.
Sopra questi rifiuti, spiccano i bollini apposti da Velia Ambiente, la società incaricata della gestione della raccolta, che segnalano la non conformità degli scarti e che giustamente non ha ritirato quanto depositato. Un’azione, questa, ripetuta più volte nelle ultime settimane in diverse aree della città dopo la sollecitazione dell’amministrazione comunale a rafforzare i controlli. Nell’ultimo consiglio comunale, l’assise ha approvato l’istituzione di una commissione ad hoc che avrà il compito di vigilare sul contratto d’appalto
siglato con Velia e il rispetto, da parte della stessa, di quanto concordato in sede di affidamento del servizio.
Ma in città, a destare particolare attenzione, è la questione relativa alle cosiddette “buste nere”: queste impediscono agli operatori di verificare il contenuto e compromettono la corretta differenziazione dei rifiuti. Nonostante l’aumento dei controlli e le campagne di sensibilizzazione nazionali, molti cittadini continuano a ignorare le regole, contribuendo a un degrado urbano sempre più evidente. In questa situazione, Velia Ambiente si trova così costretta a intervenire con segnalazioni e rimozioni straordinarie, aumentando i costi di gestione che vanno ad incidere sulla Tari cittadina.
L’amministrazione comunale dovrà affrontare con maggiore rigore il problema, intensificando i controlli e applicando sanzioni più severe ai trasgressori. Senza un intervento deciso, Castellammare rischia di vedere vanificati gli sforzi per una raccolta differenziata efficiente e un ambiente più pulito.