Un segnale istituzionale per onorare la memoria delle vittime e avviare un piano di rilancio del Monte Faito. È quanto emerso dal consiglio comunale di Castellammare di Stabia, che ha approvato tre ordini del giorno - due presentati dalla minoranza, uno dalla maggioranza - dopo la tragedia della funivia del 17 aprile, costata la vita a quattro persone.
Con voto unanime è stata approvata la proposta di costituzione del Comune come parte civile nell’eventuale processo penale a carico dei responsabili. Un atto che sancisce la volontà dell’amministrazione comunale di affiancare le famiglie delle vittime e di contribuire all’accertamento delle responsabilità.
Sì anche alla proposta - promossa da Italia Viva, D'Apuzzo Sindaco e Stabia al Centro - di chiedere la nomina di un commissario straordinario per la ricostruzione dell’impianto, sul modello adottato per il Ponte Morandi. Un commissario che, secondo la proposta, dovrà garantire tempi certi e trasparenza nella gestione, con l’affidamento del nuovo impianto a un ente diverso da Eav, la società regionale finita al centro delle critiche.
Proprio su Eav si è registrato lo scontro politico più acceso. L’ordine del giorno della maggioranza, che prevedeva iniziative culturali estive, sostegno agli operatori economici del Faito, campagne turistiche e interlocuzioni istituzionali per ottener
e fondi, non è stato approvato all’unanimità. Forza Italia e alcune civiche del centrodestra si sono astenute, chiedendo di integrare il testo con un invito formale alle dimissioni del presidente di Eav, per quella che definiscono una gestione fallimentare dell’azienda.
"Non si tratta solo della tragedia della funivia - ha spiegato Antonio Cimmino (Forza Italia) - ma di anni di disservizi".
Il sindaco Luigi Vicinanza ha poi affermato: "La gestione del trasporto pubblico è disastrosa, non ho problemi a ripeterlo". Il primo cittadino ha ricordato inoltre che "il giorno dopo la tragedia abbiamo rischiato di dover evacuare 300 persone. Solo grazie a un confronto con i vigili del fuoco siamo riusciti a evitare che tutto ciò si materializzasse".
Vicinanzi ha ricordato i fondi già ottenuti – 10 milioni di euro per la messa in sicurezza del Faito – e la richiesta al Governo di ulteriori 10 milioni per il ripristino dell’antica strada di collegamento, chiusa da oltre trent’anni. "Invito anche il centrodestra stabiese ad attivarsi con il Governo per una battaglia che insieme dobbiamo portare avanti".
Tra le proposte accolte, anche quella di illuminare i piloni della funivia in memoria delle vittime. Un'idea di Nicola Corrado, dirigente del Pd, rilanciata in aula dal consigliere democrat Giovanni Tuberosa. Un’iniziativa simbolica per non dimenticare.