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Castellammare - Concessione acque termali e ritardi nei versamenti: il Comune paga sanzioni per oltre 2mila euro

Irregolarità nei canoni per la sorgente ''Chiusa ex Vanacore'' tra il 2019 e il 2022. Il Comune liquida gli importi dovuti alla Regione Campania.

di Alessio Esposito


Una vicenda durata quattro anni costerà al Comune di Castellammare di Stabia oltre duemila euro. La vicenda riguarda la concessione per lo sfruttamento delle acque termo-minerali della sorgente “Chiusa ex Vanacore”, una risorsa naturale di proprietà comunale situata nel cuore del territorio stabiese. Secondo quanto riportato nella determinazione dirigenziale, il Comune ha omesso, tra il 2019 e il 2022, il corretto pagamento dei diritti proporzionali annui e dell’imposta sulle concessioni, a causa della mancata applicazione del coefficiente di rivalutazione ISTAT sul canone di concessione.

Una svista tecnica che ha attivato l’intervento della Regione Campania: il decreto dirigenziale regionale del 20 maggio 2025 ha accertato la violazione della normativa regionale vigente in materia di acque minerali e termali, applicando al Comune una sanzione amministrativa di 500 euro per ciascun anno interessato, pari al minimo edittale previsto dalla legge. A questi si sono aggiunti interessi legali calcolati su base annua, portando l’importo complessivo da versare alla cifra di 2.043,19 euro.

La somma è stata impegnata e liquidata dal Comune con oneri a carico del bilancio 2025, sul capitolo di spesa dedicato alle concessioni demaniali. L’atto dispone inoltre l’invio degli estremi del pagamento alla Regione Campania e

ntro il 13 giugno, come previsto dalla normativa.

Il provvedimento ricostruisce puntualmente l’iter amministrativo, sottolineando la regolarità formale della procedura ma anche l’obbligo – dettato dalla legge regionale n. 8/2008 – di corrispondere i canoni annuali aggiornati al coefficiente ISTAT. Una regola che, nel caso della “Chiusa ex Vanacore”, non sarebbe stata rispettata per quattro anni consecutivi.

La vicenda riporta l’attenzione sulla gestione delle risorse naturali e dei beni comuni, in particolare su quelli di natura termale, che da tempo rappresentano un potenziale non pienamente valorizzato per Castellammare. La “Chiusa ex Vanacore” è erede di una tradizione termale che per decenni ha rappresentato un tratto distintivo dell’identità cittadina. Tuttavia, come dimostra il provvedimento, anche patrimoni consolidati necessitano di una gestione amministrativa puntuale per evitare sanzioni e criticità.

Ora il Comune dovrà trasmettere l’avvenuto pagamento alla Regione e aggiornare i flussi per i prossimi esercizi, con l’obiettivo – si presume – di evitare il ripetersi di omissioni che, seppur lievi nella gravità amministrativa, hanno comunque prodotto un danno economico e l’attivazione di un procedimento sanzionatorio.


lunedì 9 giugno 2025 - 20:52 | © RIPRODUZIONE RISERVATA

 



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