Il consigliere comunale: ''Mi sento figlio naturale della Fincantieri, che ha dato dignità alla mia famiglia per due generazioni''.
Dopo il fallimento dei mesi scorsi, venerdì era fissato il primo incontro della commissione studio di crisi lavoro. Un appuntamento a cui, per protesta, hanno fatto mancare la loro presenza i consiglieri comunali di PD, SEL e IDV. Un rituale che è andato in scena per ben cinque volte su otto nei mesi scorsi, tanto da portare alle dimissioni del presidente della stessa commissione, Antonio Carrillo che, nella lettera di dimissioni, dichiarava come "non sussistono le condizioni politiche necessarie per poter continuare a svolgere tale delicato ed importante ruolo istituzionale alla luce del comportamento poco responsabile dei componenti nominati dai partiti in seno alla commissione medesima".
Per Alessandro Zingone, consigliere di Sinistra Ecologia e Libertà, si è trattato di un fallimento dovuto alle ripetute assenze della maggioranza "visto che il centro sinistra non è mai stato assente".
"Ci dispiace - aveva dichiarato ieri il consigliere Giuseppe Mercatelli al quotidiano Metropolis - che alcuni consiglieri risultano sempre presenti alle manifestazioni ma assai di meno ai tavoli che servirebbero per affrontare e risolvere le varie problematiche del mondo lavorativo che interessano la città".
"Il consigliere - fashion Mercatelli - replica Zingone - che nelle precedenti otto riunioni della commissione è risultato assente ben quattro volte, confonde la Commissione studio di crisi lavoro con una passerella di moda. Il centro-sinistra, il 4 marzo, ha chiesto un consiglio comunale sul fallimento totale della commissione Lavoro che ha po
rtato alle dimissioni dei consiglieri di opposizione del centro-sinistra e del Presidente della stessa, Carrillo, in quota PDL. Ci confronteremo in aula, a meno che non scappino come sempre".
"Ci è sembrato doveroso chiedere un consiglio comunale ad hoc sulla Commissione speciale di studio crisi lavoro - spiega il consigliere di SEL - che dovrà essere celebrato, su richiesta dell'opposizione, entro il 24 marzo. Da parte nostra, abbiamo sempre dimostrato la serietà e disponibilità all'unità politica sui temi del lavoro. Il centro destra avrà l'opportunità di dimostrarlo, non scappando o non presentandosi in aula per l'ennesima volta a disprezzo del confronto democratico. Abbiamo protocollato numerose richieste di conferenze dei capigruppo sulle singole problematiche del lavoro in città ( Fincantieri ed indotto, Avis, Terme di Stabia, Stabia Porto, Ex Sintesi), tutte rimaste nel cassetto dell'ufficio di presidenza di cui Mercatelli è membro. Per quanto mi riguarda - sottolinea poi Zingone - sarò sempre dietro gli striscioni di chi protesta per tutelare il proprio posto di lavoro ed i propri diritti maturati. Mi sento figlio naturale della Fincantieri, che ha dato dignità alla mia famiglia per due generazioni. I Consiglieri di centro destra e l'amministrazione che sostengono, vengano in piazza a dare sostegno ai lavoratori stabiesi fino ad arrivare in corteo alla sede di Fincantieri a Trieste. Torneremo in Commissione lavoro dopo i chiarimenti avuti in consiglio comunale. A chi vuole speculare sulle vicende dei lavoratori stabiesi dico: "O' sazzio nun crede o riun"".