Castellammare di Stabia continua a fare i conti con una viabilità soffocata dai cantieri. Negli ultimi giorni gli interventi partiti sul centrale Corso Vittorio Emanuele hanno già imposto rallentamenti pesanti in pieno cuore della città. Ora, con l’apertura del nuovo fronte dei lavori su via Napoli, la situazione si è nuovamente complicata, mettendo in difficoltà residenti e automobilisti.
I lavori - necessari e programmati - stanno interessando punti strategici della viabilità cittadina. Ma la gestione del traffico, soprattutto nelle ore di punta e in giornate problematiche come quella di oggi, mostra tutte le sue criticità. La pioggia ha fatto da detonatore a un sistema già sotto pressione: la periferia nord è rimasta praticamente bloccata, in particolare nell’area del cimitero, dove per percorrere poche centinaia di metri si sono superati i trenta minuti di attesa. Il traffico ha coinvolto, di riflesso, anche tutto il viale Europa.
Code, autobus fermi, ambulanze costrette a deviazioni improvvise, nervi tesi tra gli automobilisti: un quadro che conferma come le opere pubbliche, pur essendo indispensabili, necessitino di una pianificazione più attenta delle ricadute sulla mobilità urbana. Il rischio &e
grave; che la città resti ostaggio delle chiusure stradali senza un piano alternativo realmente efficace.
I cantieri in corso stanno infatti incidendo su arterie fondamentali: Corso Vittorio Emanuele rappresenta l’asse principale del centro, mentre via Napoli collega l’area nord con il resto della città. La contemporaneità degli interventi, unita all’assenza di percorsi alternativi e a un sistema semaforico già saturo, produce un effetto imbuto che si ripete a ogni pioggia, rallentamento o minimo imprevisto.
I residenti parlano di “città paralizzata” e i pendolari temono che questa situazione, senza correttivi, possa durare a lungo. Alcune voci chiedono un coordinamento più stringenteper rivedere la gestione dei flussi di traffico nelle zone critiche.
I lavori andranno avanti per settimane e, inevitabilmente, creeranno disagi. Ma per evitarne il moltiplicarsi - soprattutto in aree già congestionate - sarà necessario intervenire su piani di transito, segnaletica temporanea e controlli. Le opere servono, la città lo sa. Ma ciò che i cittadini chiedono, oggi più che mai, è che la trasformazione urbana non si traduca ogni giorno in un blocco totale della vita cittadina.