Un’antica costruzione spunta nell’area di cantiere del traforo della collina di Varano. Una scoperta che rischia di frenare i lavori per il raddoppio dei binari della Circumvesuviana, che stavano procedendo spediti da qualche tempo per dotare la linea ferroviaria di un altro binario con un risparmio di pochi minuti sul tempo di percorrenza. In base ai primi riscontri, pare possa trattarsi di una terrazza di epoca romana, situata proprio nella zona sottostante le ville degli scavi di Stabia. Una circostanza tutto sommato preventivabile, tenendo conto della rilevanza archeologica di un’area in cui a più riprese dal sottosuolo sono emersi reperti risalenti all’antichità. È accaduto, ad esempio, in piazza Unità d’Italia, dove un opus reticulatum di epoca augustea è affiorato a seguito di alcuni saggi archeologici per i lavori relativi al potenziamento della stazione Circum. Stessa storia durante i saggi effettuati
a Palazzo Farnese, quando una tomba probabilmente paleocristiana era emersa prima dell’avvio dei lavori di restyling della facciata. Fatto sta che intanto ora i lavori per il raddoppio dei binari, su cui Eav ha investito tanto, rischiano di imbattersi in un inconveniente non da poco. Mentre restano sospese tutte le altre opere migliorative per la città, dall’ascensore in piazza Unità d’Italia al parcheggio di Pioppaino, senza dimenticare la prolungata diatriba legata alla riattivazione della stazione Circum Castellammare Terme. Resta tutto in sospeso anche per il potenziamento della linea fino a Sorrento, per il quale il governatore De Luca si era espresso a chiare lettere definendo “inutile” il raddoppio del binario fino a Castellammare senza un prolungamento fino alla penisola. Niente di tutto ciò è accaduto. In attesa di comprendere quali saranno le prospettive del cantiere per il raddoppio sul versante stabiese.