Cronaca

Castellammare - Caro case e famiglie in difficoltà: prezzi alle stelle tra acquisti e affitti

Sempre più proprietari preferiscono destinare i loro appartamenti al settore turistico, trasformandoli in bed & breakfast, case vacanza e affittacamere

di Giovanni De Marco


L’emergenza abitativa si fa sempre più pressante a Castellammare di Stabia, dove il costo delle case continua a crescere, rendendo sempre più difficile per molte famiglie l’acquisto di un immobile o la ricerca di un’abitazione in affitto. Il fenomeno, che si sta accentuando negli ultimi anni, è legato alla crescente trasformazione del mercato immobiliare, con sempre più appartamenti convertiti in strutture ricettive per il turismo, riducendo così l’offerta di abitazioni disponibili per i residenti.

Secondo le ultime rilevazioni, nel centro cittadino i prezzi per l’acquisto di un immobile sfiorano i 4.000 euro al metro quadro, rendendo quasi impossibile per una famiglia media accedere alla proprietà di una casa. Il fenomeno interessa soprattutto le zone più richieste, come il lungomare, il Corso Vittorio Emanuele e via Roma, dove la speculazione immobiliare ha fatto schizzare i valori oltre la portata della maggior parte dei cittadini innescando una reazione a catena. Sempre più persone, infatti, per trovare un compromesso si spostano in periferia saturando e alzando il mercato anche lì dove prima acquistare un immobile costava meno.

Non va meglio per chi cerca casa in affitto: per un appartamento di circa 70 metri quadri, il canone mensile medio si aggira ormai intorno ai 700 euro, una cifra considerevole rispetto agli stipendi medi delle famiglie stabiesi. E per immobili di maggiore pregio o in zone strategiche, le richieste salgono ancora di più, arrivando a superare i 1.000 euro al mese.

Uno dei fattori chiave dietro l’impennata dei prezzi è la diminuzione del numero di case disponibili per la vendita o la locazione a lungo termine. Sempre più proprietari pre

feriscono destinare i loro appartamenti al settore turistico, trasformandoli in bed & breakfast, case vacanza e affittacamere, una tendenza già diffusa in molte città turistiche italiane. L’arrivo di flussi sempre più consistenti di visitatori, grazie alla vicinanza a Napoli, Pompei e alla Costiera Sorrentina, ha reso molto più redditizio affittare agli ospiti temporanei piuttosto che a inquilini fissi.

Questa situazione ha generato una spirale negativa per i cittadini: da un lato, chi cerca una casa da acquistare si trova davanti a prezzi proibitivi; dall’altro, chi ha bisogno di un affitto deve fare i conti con una disponibilità ridotta e canoni sempre più alti.

Molti giovani faticano a trovare una sistemazione indipendente senza dover destinare gran parte del proprio stipendio al pagamento di un affitto. Anche per le famiglie con figli la situazione è critica, con il rischio concreto di dover lasciare la città per trasferirsi in comuni limitrofi, dove i prezzi sono più accessibili.

Il rischio più grande è che Castellammare, come già accaduto in altre città turistiche, subisca un progressivo spopolamento dei residenti storici a favore di una popolazione temporanea legata ai flussi turistici. Una trasformazione che, se non regolata, potrebbe alterare profondamente l’equilibrio sociale della città.

L’aumento del costo della vita e la crisi abitativa rischiano di trasformare profondamente Castellammare, rendendola sempre meno accessibile ai suoi cittadini storici. L’auspicio è che le istituzioni intervengano prima che il fenomeno diventi irreversibile, garantendo un equilibrio tra sviluppo turistico e diritto alla casa.


giovedì 30 gennaio 2025 - 16:46 | © RIPRODUZIONE RISERVATA

 



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