Un giudizio netto e fortemente critico quello espresso dal consigliere comunale Antonio Federico, esponente della lista Stabia Unica all’opposizione, nel corso del Consiglio Comunale dedicato all’analisi dello Schema di Bilancio di Previsione 2026-2028.
Nel suo intervento in aula, Federico ha definito il bilancio “non un semplice documento contabile, ma la fotografia di una città che sta frenando”, denunciando una manovra che, a suo giudizio, certifica l’incapacità dell’amministrazione di governare i processi finanziari senza scaricarne il peso sui cittadini e sulle future generazioni.
Entrate irrealistiche e squilibrio strutturale
Al centro dell’intervento consiliare, la questione della riscossione delle entrate, con una capacità complessiva dell’Ente ferma sotto il 47%, al di sotto della soglia critica prevista dai parametri di deficitarietà strutturale.
“Su 100 euro che il Comune dovrebbe incassare – ha sottolineato Federico – meno della metà entra realmente in cassa”.
Una situazione che alimenta un Fondo Crediti di Dubbia Esigibilità arrivato a sfiorare i 49 milioni di euro, definito dal consigliere “un castello di carta che rende il bilancio tecnicamente fragile e politicamente poco credibile”.
Tagli a istruzione, cultura e politiche sociali
Particolarmente dura la critica ai tagli sui servizi essenziali, evidenziati durante il dibattito in Consiglio. Per Istruzione e Diritto allo Studio, le risorse passano dai 10,6 milioni del 2025 ai 4,7 milioni previsti per il 2026, con una riduzione superiore al 50%.
“Una scelta che colpisce direttamente le famiglie stabiesi e il futuro dei nostri giovani”, ha affermato Federico, che ha espresso forti perplessità anche sulla drastica contrazione dei fondi destinati alla cultura, ridotti a poche centinaia di migliaia di euro negli anni successivi.
Analoga preoccupazione è stata manifestata per il settore sociale, che
registra una contrazione di circa 2,5 milioni di euro, incidendo sulle politiche di sostegno alle fasce più fragili della popolazione.
Incertezza su TARI e debiti fuori bilancio
Nel corso dell’intervento, il consigliere di Stabia Unica ha inoltre richiamato l’attenzione sull’incertezza legata ai Debiti Fuori Bilancio, per i quali la stessa Nota Integrativa ammette il rischio di stanziamenti insufficienti rispetto alle sentenze future.
Criticità anche sul fronte TARI, con il rinvio del PEF ad aprile 2026 che, secondo Federico, rischia di tradursi in ulteriori aggravi per i cittadini senza un corrispondente miglioramento del servizio.
Una visione complessiva che guarda oltre l’aula
Al di là dell’intervento consiliare, Stabia Unica colloca queste scelte all’interno di un quadro più ampio che riguarda il centro antico, il rischio idrogeologico e la mancata continuità negli interventi di riqualificazione urbana.
In particolare, il gruppo di opposizione evidenzia come risorse precedentemente recuperate per la rigenerazione dei quartieri – circa 7 milioni di euro ottenuti nella precedente amministrazione Cimmino – non risultino oggi più vincolate a quegli obiettivi.
Un’impostazione che, secondo Federico, si riflette anche nella drastica riduzione degli investimenti sulle opere pubblichedopo l’esaurimento della spinta dei fondi PNRR: dagli oltre 47 milioni destinati all’urbanistica si scende a circa 9 milioni nel 2028.
Il voto contrario
Alla luce delle criticità emerse, il consigliere Antonio Federico ha annunciato un voto contrario allo Schema di Bilancio 2026-2028.
“È un documento tecnicamente debole e privo di una visione di sviluppo – ha concluso – che taglia su giovani e sociale, non combatte l’evasione e si affida alle anticipazioni di tesoreria per sopravvivere. Castellammare merita scelte più coraggiose e responsabili”.