Si chiama “Ben essere Stabia” il nuovo progetto che mette al centro minori, famiglie e comunità educanti. Il Comune ha approvato un finanziamento da oltre 95mila euro destinato a sostenere oratori e associazioni senza scopo di lucro che operano nel sociale, offrendo spazi, attività e percorsi educativi per bambini e ragazzi.
L’iniziativa si inserisce nel programma regionale di politiche sociali e ha l’obiettivo di rafforzare il ruolo degli oratori e delle realtà territoriali come luoghi di incontro, crescita, aggregazione e inclusione. Il finanziamento sarà assegnato tramite un avviso pubblico, che sarà disponibile per 15 giorni sull’Albo Pretorio del Comune e sul sito istituzionale. Potranno partecipare gli enti che operano a Castellammare e che svolgono attività educative in favore dei giovani e delle famiglie.
«Gli oratori rappresentano spazi aggregativi determinanti nelle politiche di crescita della persona e del benessere familiare», si legge nella documentazione. E non è un caso che il progetto prenda ispirazione anche dal Protocoll
o d’intesa tra Regione Campania e Conferenza Episcopale Campana, che riconosce ufficialmente il valore sociale e formativo degli oratori come strumenti di comunità e cittadinanza attiva.
Le attività che potranno essere finanziate riguardano ambiti diversi: sport, cultura, gioco, educazione, contrasto alla marginalità sociale. Il progetto mira a dare una risposta concreta alle esigenze delle famiglie, offrendo ai più giovani luoghi sicuri e opportunità formative, anche al di fuori dell’ambiente scolastico.
Il fondo complessivo – composto da una quota già stanziata e da un’integrazione approvata con recente delibera – punta a potenziare iniziative già esistenti e incoraggiare nuove proposte, capaci di creare una rete territoriale solida tra pubblico e privato sociale.
«Ben essere Stabia» è dunque un investimento sulla qualità della vita dei cittadini, soprattutto dei più piccoli. Un segnale importante in una fase in cui le politiche educative e sociali tornano a essere centrali per il futuro del territorio.