Assembramenti alla spiaggia libera la Rotonda, scatta la chiusura per due giorni. È questo uno dei risultati dopo la task force condotta dalle forze dell'ordine nella mattinata odierna che hanno setacciato il quartiere Acqua della Madonna e la zona dei lidi balneari. I controlli si sono concentrati particolarmente sulle spiagge libere dove è stato riscontrato un pericoloso assembramenti alla Rotonda che di fatto ha provocato la chiusura dell'arenile per due giorni. Per gli agenti i nuovi concessionari, che hanno preso in gestione la spiaggia libera solamente nel mese di agosto, avrebbero dovuto bloccare l'accesso di ulteriori cittadini per far rispettare le normative anti Covid. Così non è stato tanto che è scattata la chiusura. Non è ancora chiaro se gli stessi problemi siano stati registrati anche alla Calcina e alla Palombara, le altre due spiagge libere oggetto dei controlli di questa mattina delle forze dell'ordine. Sul piede di guerra, inevitabilmente, i gestori che dopo meno di un mese sono già costretti a chiudere per due giorni: "Questa operazione fatta oggi è per noi un danno enorme. Non poss
iamo vietare l'accesso alle persone sulle spiagge considerato che ci sono bagnanti che vengono qui da tre mesi e prima ancora del nostro arrivo. Abbiamo pagato le concessioni, abbiamo partecipato una gara e preso gestione ad estate quasi finita ed ora ci penalizzano in questo modo. Abbiamo investito per dare dignità a questo posto, era praticamente abbandonato ed ora è una spiaggia a tutti gli effetti. Perché bloccare il nostro lavoro?". E i gestori rincarano la dose: "I nostri bagnanti sono costretti a sfidare la sorte ogni giorno a causa delle moto e delle auto che sfrecciano sulla Statale. Il Comune non si è mai impegnato ad installare una segnaletica o autovelox. E poi se noi dobbiamo pagare per quanto riguarda il distanziamento sociale, allora ci comporteremo di conseguenza garantendo l'accesso solamente a coloro che prenoteranno. Chi non prenota, resta fuori". Un annuncio che però potrebbe non trovare riscontro nella realtà considerato che da bando i gestori delle spiagge libere devono garantire la fruibilità delle stesse per il 50% della superficie. Di fatto non si potrebbe vietare l'accesso.