Cronaca

Castellammare - Aggredirono infermiera al pronto soccorso, arriva la condanna

Pena da scontare ai domiciliaeri per il 39enne e messa in prova per la sorella.


Due anni, pena sospesa e messa alla prova, per Luisa Ferraiuolo,  e tre anni e sei mesi, da scontare ai domiciliari per Franco Romeo Ferraiuolo.  E’ questa la condanna che il gip del Tribunale  di Torre Annunziata Maria Concetta Criscuolo ha disposto per coloro che furono identificati come gli aggressori delle due infermiere, sorelle, al pronto soccorso dell’ospedale San Leonardo di Castellammare di Stabia. Il gip – come riporta oggi Metropolis in edicola - ha accettato il patteggiamento  chiesto dal collegio  difensivo composto dagli avvocati Giuliano Sorrentino e Francesca D’Annunzio. Le due infermiere erano presenti in aula insieme al loro legale  Adriano Cafiero.

L’aggressione avvenne il 3 gennaio scorso alle ore 20.30 circa, quando al pronto soccorso dell’ospedale stabiese parenti di un paziente assistito nella sala dei codici gialli/rossi per problemi respiratori aggredirono l’infermiera Anna Procida e sua sorella. «È bastato un semplice invito rivolto ai numerosi familiari presenti a spostarsi in sala d’atte

sa per consentire al personale di assistere gli ammalati per far scattare la furiosa reazione – spiegò l’ASL in una nota subito dopo l’accaduto - Conseguenze dell’aggressione, la frattura dell’incisivo superiore destro mediale, l’infrazione delle ossa nasali, una ferita lacero contusa al labbro superiore, suturata con un punto riassorbibile, una vistosa tumefazione al lato destro del volto, una lombalgia post traumatica e un severo stato di agitazione psicomotoria. La prognosi è di 25 giorni salvo complicazioni». Le indagini delle forze dell’ordine portano all’identificazione di Franco Romeo Ferraiuolo e di sua sorella Luisa.

Durante l'interrogatorio di garanzia, Franco Romeo Ferraiuolo sostenne di non aver mai colpito l'infermiera, ma che l'urto sarebbe stato causato involontariamente durante una discussione accesa. La ricostruzione fatta dalla Procura, grazie anche alle immagini delle telecamere di sicurezza del nosocomio stabiese, hanno evidentemente ricostruito diversamente l’episodio facendo quindi scaturire la condanna.


sabato 25 maggio 2024 - 10:00 | © RIPRODUZIONE RISERVATA

 



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