Aggressione ai danni di un agente della polizia municipale.: un sottufficiale, durante un servizio di polizia stradale, ha riportato fratture e una prognosi di diversi giorni. L’episodio, denunciato dal Coordinamento Sindacale Autonomo (CSA), riaccende i riflettori sulla sicurezza degli operatori della polizia locale, troppo spesso lasciati senza adeguate tutele nonostante il loro ruolo fondamentale nella gestione dell’ordine pubblico.
L'aggressione a Castellammare, sottolinea il sindaco, si aggiunge ad una serie di episodi che vedono come vittime agenti della municipale. "È l’ennesimo atto, e purtroppo non sarà l’ultimo, ai quali quotidianamente va incontro chi per mestiere ha l'obbligo di far rispettare le norme ed assicurare la vivibilità delle nostre città", si legge nel comunicato del Cs, firmato dal responsabile del dipartimento Polizia Locale, Emilio Pagano.
Il sindacato sottolinea l'apparente paradosso della situazione: mentre le istituzioni rafforzano misure di sicurezza come zone rosse, taser e inasprimenti del Codice della Strada, non vengono garantite condizioni lavorative e normative adeguate a chi è chiamato a farle rispettare. La Polizia Locale, rispetto alle forze di polizia statali, rimane penalizzata sotto il profilo contrattuale, previdenziale e assisten
ziale, senza riconoscimenti concreti per il sacrificio e l’abnegazione quotidiana.
Il CSA evidenzia anche l'esigenza di portare avanti una vera riforma per la Polizia Locale, con proposte legislative che si susseguono nei vari governi senza mai arrivare a una soluzione definitiva. "Mentre dall’Europa ci dicono che tutti i lavoratori hanno diritto al salario accessorio anche durante le ferie, in Italia c’è chi lo perde perché viene aggredito in servizio o perché si ammala dopo ore sotto le intemperie", si legge nel comunicato.
Alla luce dell’ennesima aggressione, il sindacato chiede che nei prossimi vertici per la sicurezza si tenga conto del contributo della Polizia Locale e si intraprenda finalmente un percorso di equiparazione dei diritti per tutte le divise. "Se non si prende coscienza di essere tutti dalla stessa parte, la sicurezza diventerà solo uno slogan, e di questo siamo certi nessuno ne sarebbe fiero", conclude il CSA.
L'episodio di Castellammare si aggiunge a una lunga lista di aggressioni che stanno diventando sempre più frequenti in molte città italiane. Il rischio è che senza interventi concreti, il problema continui a peggiorare, lasciando gli agenti locali sempre più esposti a pericoli e senza le giuste tutele.