Cronaca

Castellammare . Balneabilità villa comunale: i dati dell'Arpac parlano di un continuo miglioramento delle acque

Le ultime analisi condotte dall’Arpac hanno riportato un dato qualitativo buono per le acque da Marina di Stabia fino all’ex Cartiera, ma la parte di arenile antistante la villa comunale ad oggi non è ancora balneabile.

di Annarita Ferraiuolo


Nelle ultime analisi condotte dall’Arpac (Agenzia Regionale Protezione Ambientale della Campania), la balneabilità dello specchio di mare di fronte alla villa comunale di Castellammare di Stabia ha rivelato valori che rimangono al di sotto dei limiti di soglia stabiliti dalla legge. Com’è noto, per ottenere la balneabilità sono richieste analisi positive per due anni consecutivi. Quindi, se l’andamento positivo della scorsa primavera dovesse perdurare anche nella prossima stagione estiva, lo specchio di mare antistante la villa comunale potrebbe ben presto ritornare balneabile dopo decenni di tuffi proibiti. Nonostante alcuni ostacoli, dunque, gli ultimi dati dell'ARPAC danno qualche speranza agli stabiesi. Inoltre, i progressi nei lavori, effettuati dalla Gori dal 2016 per chiudere gli scarichi abusivi che venivano direttamente dal centro della città al mare mediante il rivo Cannetiello, offrono nuove opportunità di sviluppo del settore turistico per l’intera zona. Nel corso del tempo, sono stati realizzati diversi interventi di miglioramento anche nei quartieri confinanti, e cioè Ponte Persica, Annunziatella, Petraro e Fontanelle per impedire che gli scarichi domestici inquinassero il mare. La Conferenza di Servizi ha poi dato il via libera all’Ente Idrico Campano e alla Gori alla costruzione di un collettore costiero all’altitudine della villa comunale in grado di indirizzare gli scarichi anche in caso di forti piogge. Il 2023 è stato l’anno che ha visto il tratto costiero di via De Gasperi ottenere la propria balneabilità. Un importante traguardo che ha rafforzato il progetto elaborato dal Comune con l’approvazione del PAD, ossia il piano attuativo delle are demaniali marittime ricadenti nella zona B (dalla Banchina Zi’ Catiell a Marina di Stabia). Come abbiamo già evidenziato in un

precedente articolo, la delibera approvata dalla Commissione prevede la suddivisione di quel tratto di costa in 10 lotti, più dettagliatamente, cinque da destinare a spiagge libere (47,26%) e cinque per realizzare degli stabilimenti balneari (52,74%). Nei fatti, la somma delle spiagge della zona B e D (dalla Corderia al confine con Vico Equense), più o meno di 75.000 mq, comporterebbe come risultato 28.000 mq di spiagge libere e 47.000 mq in concessione ai privati. Ma è una vittoria a metà per Castellammare perché, ad oggi, ai cittadini è ancora vietato fare il bagno in villa. Fortunatamente i dati dell’Arpac sullo stato di salute delle acque stabiesi parlano di un continuo miglioramento, pertanto, siamo sulla strada giusta.

A dicembre si è concluso un maxi intervento di pulizia della spiaggia, programmato dalla Velia Ambiente; ora l'obiettivo della Regione e del Comune è quello di ottenere quanto prima, magari nel 2025, la balneabilità dell’arenile. Questo luogo, meta preferita dai cittadini e soprattutto dai turisti, potrebbe diventare ben presto ancora più accattivante per chi ama trascorrere una giornata di puro relax al mare. Intanto, la politica sta cercando di capire come utilizzare nel migliore dei modi quel tratto di mare a partire da questa stagione estiva. Da una parte c’è chi vorrebbe l’arenile senza lidi ma ad accesso gratuito, dall’altra, invece, c’è chi vorrebbe metà spiaggia a libera fruizione per tutti e metà con stabilimenti balneari a pagamento. Chi tra i due schieramenti avrà la meglio? La campagna elettorale per eleggere il nuovo sindaco di Castellammare è ormai vicina e agli stabiesi non resta altro che aspettare per scoprire se nei programmi dei diversi schieramenti in campo c’è spazio anche per questo progetto.


venerdì 26 gennaio 2024 - 15:27 | © RIPRODUZIONE RISERVATA

 



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