Un anno di indagini ed albergo sequestrato per due anni. Per i giudici di Napoli però tutti i permessi e le opere realizzate erano regolari. Per questo motivo l’imprenditore stabiese Luigi Greco, l’ingegnere Antonio Elefante e due tecnici del comune di Capri sono stati ritenuti non colpevoli dei reati ipotizzati. Il tutto ruota attorno alla ristrutturazione dell’albergo “La Certosella” a Capri, acquistata dalla società EAF di Luigi Greco nel 2016 dopo il fallimento dei precedenti proprietari. Dopo l’acquisizione, furono avviati i lavori di ristrutturazione del complesso turistico. Contemporaneamente, i precedenti proprietari chiesero di poter utilizzare il passaggio all’interno della proprietà di Greco per raggiungere un loro immobile. Richiesta che fu però negata. E sono stati pro
prio i precedenti proprietari dell’albergo a sporgere denuncia contro Greco per presunti abusi edilizi che si stavano commettendo a “La Certosella” durante i lavori di ristrutturazione. Di qui la decisione dei giudici di bloccare i lavori e porre sotto sequestro la struttura. Sotto inchiesta finirono così Greco, Elefante (difeso dall'avv. Francesca Cappiello) ed i 2 tecnici del Comune che avevano concesso i permessi (difesi dall'avv. Andrea De Sanctis).
Ieri, a conclusione delle indagini preliminari e prima che si potesse quindi avviare il processo, i giudici del Tribunale di Napoli hanno formulato la sentenza di non luogo a procedere per Luigi Greco, difeso dagli avvocati Marco Naddeo e Alessandro Panariello. Gli altri, che avevano chiesto il rito abbreviato, sono stati assolti. Tolti i sigilli anche all’albergo.