La questione del condono edilizio è diventata uno dei temi centrali e più controversi della campagna elettorale per le elezioni regionali in Campania, previste per il 23 e 24 novembre 2025. La Lega e l'intera coalizione di centrodestra sostengono con forza la necessità di un provvedimento per sanare le posizioni di migliaia di famiglie. Il dibattito si è acceso attorno a un emendamento alla manovra finanziaria nazionale che riaprirebbe i termini del condono edilizio del 2003, un provvedimento che la Regione Campania non ha mai pienamente attuato in passato. La posizione della Lega è chiara: la sanatoria non è un regalo agli abusivi, ma una soluzione a un problema sociale ed economico per i Comuni e, quindi, per i cittadini che si trascina da oltre vent'anni a causa di scelte politiche regionali del 2003 attribuite alla sinistra. “La nostra posizione è chiara: non si tratta di un 'condono' generalizzato, ma di un atto di giustizia sociale e di buon senso per sanare le piccole difformità interne e le situazioni pregresse, garantendo la sicurezza degli immobili e restituendo dignit&
agrave; e certezza giuridica ai cittadini onesti” il commento di Gennaro Cinque, candidato al Consiglio regionale della Campania con la Lega. “La recente iniziativa del governo nazionale con il piano “Salva Casa” va in questa direzione, fornendo un quadro normativo chiaro e uniforme. Come Lega, sosteniamo l'urgenza di recepire a livello regionale queste normative nazionali e di accelerare l'iter per le pratiche pendenti, sbloccando una situazione che paralizza lo sviluppo del territorio e libera i comuni da pesanti vincoli di bilancio. Vogliamo liberare le famiglie dalla spada di Damocle dell'abbattimento e dare impulso all'economia locale, garantendo al contempo la massima attenzione alla tutela del paesaggio e al rispetto delle aree vincolate, dove il silenzio-assenso non può e non deve essere applicato. Il nostro obiettivo in Consiglio regionale sarà lavorare per una soluzione pragmatica e definitiva al problema, superando le resistenze ideologiche della sinistra che in passato ha scelto la strada dell'immobilismo, lasciando i cittadini in balìa della burocrazia" conclude Gennaro Cinque.