Altra beffa per la Turris che, dopo la finale play off persa a Terni contro il Rimini, si vede negare un legittimo ripescaggio dall'applicazione di una riforma troppo rigida e come al solito presa a campionato in corso.
Ma ricostruiamo i fatti. Dopo i vari fallimenti e le precarie situazioni finanziarie di varie società, la Lega Pro decide di proporre la riduzione dei gironi di seconda divisione da tre a due, confermando i due gironi di prima divisione per un format di 76 squadre totali. Nella giornata del 18, tale proposta è passata in quanto sono fallite giusto le 15 squadre che avrebbero portato al numero di 76 per applicare la riforma. La Turris, nonostante prima nella graduatoria dei ripescaggi, non ha tratto nessun vantaggio in quanto l'unico posto disponibile è andato al Rimini che in un primo momento doveva essere ripescato di diritto al costo di fare un girone dispari, parole del signor Macalli, per poi mettere in discussione tale posto. La domanda viene spontanea, è vero che i campionati si vincono sul campo, ma allora questi play off a che cosa serviti? Perché non si è fatto subito chiarezza sull'applicazione di questa riforma anziché creare false aspettative a società e a t
ifosi ?. Ci viene soltanto da dire "ennesima situazione all'italiana", dove ci si deve meravigliare quando le cose vanno bene. E' impossibile arrivare al 18 Luglio per prendere una decisione. L'unica speranza del popolo corallino ad oggi si chiama Damiano Tommasi e Asso calciatori che, dal canto loro ,logicamente , si battano per i ripescaggi o meglio non vogliono la riforma in quanto questa comporterebbe come detto l'esclusione di un girone e tanti ma tanti calciatori disoccupati in più. La proposta avanzata dall'Asso calciatori prevedrebbe almeno un numero minimo di 80 squadre con 4 ripescaggi e con la Turris in seconda divisione. Naturalmente tale proposta presenta una percentuale di accoglimento molto ma molto bassa in quanto ad oggi la posizione della Lega Pro sembra irremovibile.
Per la Turris attualmente la situazione è grigia. Gaglione dal canto suo ha garantito l'iscrizione alla serie D con una squadra di giovani e di salvezza. Dall'altro canto, però, la piazza corallina appare spenta in quanto, dopo una anno in cui si è sperato nella promozione in un modo o nell'altro, vedere ridimensionati di nuovo i progetti in molti tifosi fa nascere l'idea che forse è meglio finirla qui.