Fallimento societario a un passo. Salvo colpi di scena dell’ultima ora, per il Pimonte Calcio non ci sarà più nulla da fare: la squadra dei monti Lattari, nata nel 1970 punto di riferimento per il panorama calcistico minore nell’area stabiese, è a un passo dalla mancata iscrizione al campionato regionale di Prima Categoria. Nonostante i vari appelli rivolti dagli ex dirigenti del club biancazzurro e soprattutto al sindaco Michele Palummo, ai rappresentanti dell’amministrazione comunale e al mondo imprenditoriale locale, questa potrebbe essere la fine per il club. Un calvario senza fine, cominciato due anni fa con la retrocessione dal torneo di Eccellenza a quello di Promozione.
Eppure, le condizioni societarie del club dei monti Lattari erano critiche già da tempo: quest’anno è addirittura scesa in campo la juniores della squadra, dopo la fuga dei calciatori dovuta alle condizioni economiche del club. Non
è escluso che la scelta di non iscrivere il Pimonte al torneo di Prima Categoria sia ricollegabile anche i lavori di restyling, cominciati da diverse settimane allo stadio San Michele e che hanno condizionato persino l’affluenza di pimontesi, avendo la squadra dovuto fittare un campo sportivo in un comune del comprensorio. Altre spese che si sono andate ad aggiungere e così il Pimonte calcio si appresta ad alzare bandiera bianca, lasciando grande amarezza e stupore nel piccolo centro di monti Lattari.
Intanto, proseguono i lavori allo stadio San Michele per un costo complessivo di circa 800mila euro. La gestione prevede una durata di 7 anni, la cui quota per i lavori è finanziata dal Credito Sportivo. I lavori dell’impianto riguarderanno in primis un adeguamento del campo da gioco alle norme attualmente vigenti: nuove tribune, nuovi spogliatoi, nuove uscite dalle tribune e ovviamente un nuovo manto erboso dove giocare.