Cronaca

Boscoreale - Due rapine in soli dieci minuti, preso

Antonio Vangone, 34 anni, di Terzigno, fermato a bordo della sua auto.

di Mario Esposito


Due rapine nel giro di dieci minuti. Forse aspirava ad entrare nel guinness dei primati del crimine. O, più verosimilmente, aveva un bisogno impellente di soldi ed ha pensato che avrebbe potuto procurasene senza eccessivi problemi ricorrendo a delle rapine. Non aveva fatto i conti con i carabinieri della Compagnia di Torre Annunziata, coordinati dal giovane ma esperto capitano Luca Toti che, in questo periodo, hanno intensificato il servizio di monitoraggio del territorio. Una mossa quanto mai azzeccata. Anche per dimostrare che non c’è alcuna volontà da parte dei vertici della Benemerita, si abbassare il livello di guardina nei confronti della criminalità comune. Senza dimenticare poi l’attenzione alle cosche che si contengono il controllo dei traffici illeciti, a cominciare dallo spaccio delle sostanze stupefacenti. È così che si sono aperte le porte della camera di sicurezza della caserma di Torre Annunziata per Antonio Vangone, 34 anni, di Terzigno, già noto alle forze dell’ordine. L’uomo è stato arrestato dai carabinieri dell’aliquora radiomobile della Compagnia di Torre Annunziata. È accaduto intorno alle 22,30 di i

eri. Secondo quanto si è appreso il giovane è stato rintracciato dai militari a bordo di una Fiat Punto grigia, dopo aver commesso due raid a distanza di pochi minuti l’uno dall’altro. Secondo gli investigatori avrebbe messo a segno una rapina ai danni di M. A, 44 anni, a Pompei intorno alle 18 ed un’altra ai danni di M.C., 32 anni, di nazionalità rumena una decine di minuti dopo. Nelle due circostanze, il pregiudicato strappava le borse contenenti denaro e effetti personali alle due malcapitate che, nel tentativo di resistere al malfattore, cadevano a terra riportando delle lesioni personali, che sono state refertate dai sanitari dell'ospedale di Boscotrecase. La refurtiva recuperata veniva riconsegnata alle legittime proprietarie. L'autovettura veniva posta sotto sequestro. L'arrestato, dopo i rilievi dattiloscopici, è stato trattenuto presso le camere di sicurezza della caserma di piazza Enrico de Nicola. Qui è stato trattenuto, su conforme disposizione del pubblico ministero di turno presso la Procura della Repubblica di Torre Annunziata, in attesa di essere giudicato, con il rito direttissimo dal giudice monocratico del Palazzo di giustizia oplontino.


mercoledì 8 settembre 2010 - 0.01 | © RIPRODUZIONE RISERVATA

 



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