Arrivano notizie non buone dal fronte tributario per quanto riguarda il Comune di Boscoreale. L'affidamento del recupero crediti alla Creset da parte dell'Ente di piazza Pace, infatti, impedirà ai cittadini di usufruire della 'pace fiscale' paventata dal governo gialloverde.
Con il servizio di riscossione esternalizzato, i boschesi non potranno aderire alla 'rottamazione ter', ossia alle agevolazioni concesse dallo Stato per i piani di rientro debitori. I termini di scadenza per avvalersi del provvedimento sono ormai prossimi, e in città sorgevano ancora dubbi sugli effetti vantaggi.
Le perplessità riguardavano soprattutto il coinvolgimento di imposte locali come Imu, Tasi, Tari (l'imposta sui rifiuti) e il bollo auto. Si tratta, come noto, di tasse di spettanza rispettivamente dei Comuni e delle Regioni. Solo per l'anno 2019, la giunta Diplomatico aveva messo in program
ma far rientrare nelle casse pubbliche circa 1,4 milioni di euro da tali proventi evasi in passato.
Ebbene, la strada per quanto riguarda gli aiuti statali è purtroppo sbarrata: diversamente da quanto avvenuto per la prima e la seconda 'rottamazione', la terza edizione è esclusa per i tributi locali riferiti a quegli Enti che hanno affidato il servizio riscossione a soggetti privati. Esattamente quanto accaduto a Boscoreale.
Il sindaco Antonio Diplomatico, dopo aver ereditato il contratto con la Creset dalla precedente gestione amministrativa, ha comunque garantito a dicembre che la società sarebbe venuta in tutti i modi incontro alle esigenze dei morosi. Il lavoro della società di riscossione, fino ad oggi, è stato predisposto con appositi sportelli al fine di valutare caso per caso ogni piano di rientro. Un vantaggio? Saranno i prossimi bilanci a dirlo.