Cultura & Spettacolo

Angri - Spunta il murales di Geolier, l'omaggio dello stabiese Taddeo del Gaudio al rapper napoletano

L’opera, realizzata a Piazza Annunziata, invita le persone a riflettere sul tema del razzismo verso il popolo napoletano e la disparità tra Nord e Sud.

di Davide Soccavo


Ad Angri spunta il murales di Geolier. Un’altra opera realizzata dallo stabiese Taddeo Del Gaudio, dopo il bacio di Carmando a Maradona dipinta sui muri di Santa Maria la Carità. Questa volta lo streetartist ha voluto omaggiare il rapper napoletano, secondo classificato del settantaquattresimo Festival di Sanremo, con addosso la felpa del Napoli. L’opera, accompagnata dalla luna in quanto segno distintivo dell’artista, è stata realizzata a Piazza Annunziata e invita le persone a riflettere sul tema del razzismo verso il popolo napoletano e la disparità tra Nord e Sud. L’artista ha tratto spunto dal monologo di Geolier andato in onda durante il Programma Tv de Le Iene. «La notte è il momento in cui siamo immersi nel silenzio e ci da la possibilità di riflettere in epoca dove tutto è troppo veloce, dove non si da più il giusto peso alle cose, dove i mass media, internet e tutti i canali di comunicazione ci danno notizie random senza darci la possibilità di analizzare

gli argomenti. L’argomento di riflessione in questione col murale di Geolier è il razzismo verso il popolo napoletano e la disparità tra nord e sud italia. Cominciai a progettare il murales dopo il suo monologo alle iene dove spiega perfettamente ció, poi l’ho realizzato appena ha indossato la sua seconda pelle, quella del suo popolo rappresentata simbolicamente dalla felpa del Napoli con lo scotch sul logo. Spesso mi imbatto in commenti dove si dice: questa è Napoli, la città della spazzatura, del degrado (e chi più ne ha più ne metta)… insomma commenti non belli. Non si può rimanere indifferenti a queste cose e non si può far finta, come dice Geolier, che questo razzismo non esista. Il degrado è ovunque e non è una gara a chi sta peggio ma noi siamo stanchi e non vogliamo restare per sempre “na carta sporca”. Grazie ai ragazzi di Street House che mi hanno dato la possibilità di poter realizzare questo lavoro»


lunedì 26 febbraio 2024 - 13:00 | © RIPRODUZIONE RISERVATA

 



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