La Sovrintendenza dà l'ok per le verifiche nel sottosuolo.
tempo di lettura: 2 minLa collina di Varano
Importante passo in avanti nella definizione delle problematiche relative all'abusivismo edilizio a Varano. E' stata, infatti, accolta l'istanza presentata da una residente alla Soprintendenza degli scavi archeologici di Pompei relativamente alla possibilità di effettuare in autonomia un'indagine circa la presenza di reperti archeologici nel terreno sottostante la sua abitazione. Si tratta di una costruzione soggetta al vincolo imposto della legge 364/1909 atto a preservare il patrimonio culturale italiano. Un vincolo che ricade su tutta la collina di varano, indipendentemente se sotto le singole abitazioni ci siano o meno reperti archeologici. Una limitazione poi rimossa da successive leggi che hanno specificato che il vincolo deve essere "ben definito" e "puntuale", e non ricadere in modo indiscriminato su un intero territorio.
Qualora dai controlli non dovesse emergere la presenza di alcun reperto archeologico, la Sovrintendenza rimuoverà il vincolo e la proprietaria dell'immobile potrà così procedere nell'iter di richiesta di condono della costruzione. Un iter che prevede un primo ok degli uffici comunali e successivamente quello della Sovrintendenza dei Beni Ambientali di Napoli.
L'ok della sovrintendenza è un risultato ottenuto anche grazie all'intermediazione del consigliere comunale Eduardo Melisse che, nelle ultime ore, ha lavorato a stretto contatto con il dirigente comunale Lea Quintavalle. "Un risultato molto importante - ha commentato proprio Melisse - Aldilà dell'interesse che sta mostrando la porte tecnica e politica stabiese in questa vicenda, soprattutto nella mia persona avendo io fatto passi concreti insieme al sindaco ed al dirigente, in modo autonomo un cittadino che ha la propria proprietà soggetta al solo vincolo della legge 364/1909, può richiedere direttamente alla sovrintendenza di fare i saggi con georadar o altri strumenti simili. In questo modo - spiega ancora Melisse - un cittadino saprà finalmente se è proprietario di un bene. E' chiaro che, qualora dalle verifiche emergesse la presenza di reperti archeologici nel sottosuolo, l'abitazione che vi insiste sopra dovrà essere demolita. Abbiamo lavorato molto anche in questo mese di agosto, insieme con la dirigente Quintavalle, ed io ho aggiornato costantemente il sindaco dei passi in avanti che stavamo facendo".
Le verifiche, va precisato, verranno effettuate a spese dei proprietari da ditte presenti in una short list della stessa soprintendenza.
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