A 24 ore dalla vigilia dell’Immacolata, Castellammare di Stabia resta scossa dalle polemiche. I falò in villa comunale, tradizionalmente momento centrale della festa, si sono spenti in pochi minuti, lasciando i cittadini delusi. Anche le luminarie, giudicate troppo scarne rispetto ai costi sostenuti, hanno alimentato dubbi e critiche. La gestione complessiva della festa, dall’affidamento dei lavori alla qualità degli allestimenti, è finita così nel mirino dell’opinione pubblica.
Le polemiche non si limitano ai cittadini. L’opposizione ha chiesto chiarimenti sulle procedure di affidamento dei falò e sull’entità della spesa per le luminarie, sollevando dubbi sulla trasparenza e sulla gestione delle risorse pubbliche. L’evento, che avrebbe dovuto unire la città, ha invece messo in evidenza criticità organizzative e deficit di programmazione, alimentando una percezione di inefficienza dell’amministrazione comunale.
Il sindaco Luigi Vicinanza, già costretto a scusarsi con i cittadini per il flop dei falò, deve ora confrontarsi con richieste di maggiore trasparenza e controllo da parte dei consiglieri di opposizione. La festa dell’Immacolata, tradizionalmente simbolo di partecipazione e coesione, rischia così di trasformarsi in un’occasione di tensione politica e di malcontento diffuso.
Mentre nei quartieri popolari hanno continuato a bruciare falò non autorizzati, sul lungomare resta l’immagine di un evento sottotono e di una gestione comunale sotto accusa. La città ora attende risposte chiare sulle procedure adottate e sul percorso mirato a garantire trasparenza e spettacolo nelle prossime festività.
L'amarezza del mister: «Per salvarci occorre altro in termini di energia e tensione, dopo il 2-0 ci siamo sciolti. Dovrò intervenire, la squadra deve capire che il noi viene prima dell'io»