Zdenek Zeman teme la Juve Stabia. Il tecnico boemo ha espresso in conferenza stampa i propri timori circa la trasferta in terra campana evidenziando anche i problemi di formazione cui andrà incontro: “Dopo gli infortuni di Romagnoli e Capuano si è fermato anche Verratti, il che dispiace perché a Reggio Calabria ha disputato un buon match – spiega il trainer biancazzurro – Dovremo impostare i novanta minuti su concentrazione, attenzione e rispetto dei ruoli in campo. Contro gli amaranto abbiamo subito 4 gol evitabili e non siamo riusciti a chiudere bene le nostre azioni offensive. A Castellammare sarà più dura che al Granillo, i gialloblù stanno attraversando un periodo poco felice e hanno voglia di riscatto. Penso che Braglia opterà per un 4-4-2”. Parole profetiche quelle dell’ex tecnico del Foggia: l’allenatore della Juve Stabia ha infatti testato durante la rifinitura odierna un inedito 4-4-2 con Seculin tra i pali, Biraghi e Baldanzeddu sugli esterni mancino e destro con Fabbro e Scognamiglio al centro, Davì e Scozzarella centrali di centrocampo con Zito ad agire lungo l’out sinistro ed Erpen lungo la corsia opposta.
In avanti spazio al tandem Danilevicius-Sau. Non convocato il nigeriano Mbakogu, che ha lasciato il campo senza neanche provare gli schemi sui calci da fermo, mentre potrebbero subentrare Mezavilla e Raimondi, i quali hanno ceduto le proprie casacche prima della partitella. Proprio l’attaccante italiano del Padova, assieme a Seculin, è stato convocato per il raduno della selezione della Nazionale italiana di Serie B, definita B-Italia, in programma domenica 25 e lunedì 26 settembre a Coverciano. Timori in vista della trasferta del Menti sono intanto stati sollevati anche dal bomber Marco Sansovini, in estate accostato alla Juve Stabia: “Temo il sintetico stabiese, ci ho giocato proprio con la maglia del Pescara qualche anno fa e ricordo che ci trovammo in difficoltà – sottolinea la punta – Loro saranno molto arrabbiati e vorranno far risultato a tutti i costi, dovremo dimostrarci abili nello sfruttare le loro distrazioni”. Ricetta elementare che potrebbe risultare poco produttiva nel caso in cui le vespe riuscissero finalmente a sfoderare una prestazione degna della rosa che la scorsa stagione ha incantato e fatto innamorare l’intera città.